mercoledì 7 novembre 2007

Il PIN me lo tatuo su un braccio


Lo sportello automatico della banca mi ha trattenuto il bancomat. Dopo parecchi anni con la stessa carta, ho avuto un vuoto e non mi sono più ricordato l'esatta sequenza dei numeri del PIN. Sono andato a tentativi e non è stata una bella scelta. Probabilmente l'età si fa sentire, i neuroni scarseggiano.
Il fatto è che ormai i codici, password, pin e le registrazioni sui siti sono diventati molti, forse troppi. Nei film di fantascienza c'era la comodità del "lettore" (digitale, vocale, dell'iride) che aiutava i protagonisti, ma che poi veniva puntualmente gabbato con maestria. Quindi il codice segnato in qualche remoto anfratto del portafoglio, agenda o telefonino, rimane la soluzione migliore, meglio se tatuato su un braccio, ad esempio camuffato da tatuaggio rituale maori.

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