venerdì 17 aprile 2009

La politica non guarda in faccia neanche ai terremotati

Da Internazionale ho letto la traduzione di El País, che riporto di seguito
"La Lega impone a Berlusconi la data del referendum.
Il referendum per riformare la legge elettorale in vigore in Italia, la cosiddetta "porcata", si terrà il 21 giugno, quindi non in coincidenza con le elezioni europee e amministrative del sette giugno, come chiedeva il centro sinistra. Secondo l'opposizione, votare lo stesso giorno avrebbe permesso di risparmiare circa 400 milioni di euro, che potevano essere utilizzati per sostenere le vittime del terremoto in Abruzzo. Ma la Lega nord si è opposta con forza e, minacciando la crisi di governo, è riuscita a convincere il premier Silvio Berlusconi a tenere separate le due votazioni. La posizione della Lega deriva da un semplice calcolo politico: il partito pensa che votando separatamente per il referendum sia più difficile raggiungere il quorum necessario per approvare la nuova legge elettorale, che sarebbe meno federalista, e quindi contraria ai suoi interessi."

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