lunedì 19 luglio 2010

Siamo arrivati alla frutta

Oggi sciopero nazionale dei dirigenti medici, veterinari, sanitari e amministrativi del Ssn.
"Siamo costretti a ricorrere allo sciopero di fronte a scelte di politica sanitaria che manifestano indifferenza rispetto al valore del lavoro che i professionisti della sanità sono chiamati a svolgere in condizioni sempre più difficili. La carenza di 30 mila medici nei prossimi 4 anni e illicenziamento della metà dei precari impegnati in attività fondamentali a partire dal pronto soccorso si rifletterà in una caduta qualitativa e quantitativa delle prestazioni erogate, con le liste di attesa destinate a misurarsi in semestri".

3 commenti:

Arcureo ha detto...

Tanto il nano e la sua cricca vanno nelle cliniche private, all'estero.
Cazzo gliene frega?
E se non funziona una sega, qui in Italia, è sempre "colpa dei cumunisti". Anche se il nano bastardo ce l'abbiamo fra i coglioni da quindici anni. È sempre colpa di qualcun altro.

gattonero ha detto...

Mi sa che la frutta l'abbiamo passata da un pezzo.
Se ci va bene siamo ai torsoli, ancora divorabili.
Ma la maggior parte di quella frutta ci lascia solo noccioli o raspi già succhiati.
Delle castagne, che non riusciamo a togliere dal fuoco, ci restano i ricci del rivestimento.
La situazione prevista nel comunicato dei medici (ci vorranno semestri) è già in essere da qualche anno: per le mammografie (prevenire è meglio che curare) i sei mesi sono già una chimera!
E il pensiero corre al raffronto, ormai consueto, con le stramaledette auto blu, e al loro contorno di vigliacca simbolitudine.
La rabbia cresce, ogni passo che fanno è un insulto alla civiltà; ogni scandalo, con le inesorabili vigliacche solidarietà e insabbiamenti, sono un insulto alla giustizia.
Re Mida trasformava in oro, questi ogni cosa che toccano la trasformano in merda.
In oro trasformano solo i compari e le zoccole che usano per allietare i loro momenti di... depressione.
Depressione dovuta al fatto che una fetta di italiani (comunisti e ingrati) non capiscono che metterglielo in culo è un compito doloroso (per che ti incula, pensa tu!), ma necessario per salvare la (sempre loro) barca.

Arcureo ha detto...

...come dice sempre il moroso di una mia amica: "è tempo di una rivoluzione cruenta"

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